L’attacco del mutante

 

 

Eccoci nell’atrio, che quel girono era illumminato.

Il cuore mi batteva come un martello pneumatico e le ginocchia mi tremavano come gelatina. Non avevo mai avuto una paura simile! Mi guardai intorno nervosamente. l’atrio era enorme. Le pareti rose e gialle emanavano un leggero bagliore. Il soffitto, di un bianco abbagliante, era altissimo.

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